Legature personalizzate

DECORATIVE ROD WRAPPING

Tutti noi pescatori abbiamo un amore sviscerato per la propria canna. Subito dopo il sospirato acquisto ce la portiamo a casa con mille cautele, la disponiamo non insieme alle altre canne, ma un po’ in disparte, in un posto privilegiato, dove ce la possiamo "coccolare" e rimirare, fantasticando di catture finora impossibili, che adesso, con quella canna, potremo finalmente realizzare. Siamo innamorati e, come tali, pensiamo che la nostra nuova compagna sia "la più bella del reame". Ne ammiriamo il profilo snello, l’armonia delle sue forme, la brillantezza dei colori; impazziamo per le sue curve. Ma…c’è sempre un "ma". Passato il primo momento d’estrema passione e realizzato che le nostre catture non sono poi così eccezionali come credevamo, cominciamo a vedere i primi difetti. Il manico, da eccezionale diventa troppo lungo, gli anelli, prima magnifici, non sono più ben allineati tra loro e, forse, il primo è troppo piccolo o forse troppo grosso; e poi, quel colore scelto per le legature, un po’ troppo acceso, accidenti! Ci ritorna in mente un vecchissimo desiderio sempre accantonato tra la polvere dei nostri pensieri, mai realizzato per non aver trovato nessuno disposto a dirci come procedere: legare noi gli anelli della nostra canna scegliendo a nostro piacere l’abbinamento dei colori e le decorazioni. In molte riviste di pesca e in qualche libro dedicato alla pesca a mosca sono state pubblicate, spesso, le istruzioni di come eseguire le legature degli anelli, ma con fili di un unico colore. E se il nostro vecchissimo desiderio fosse quello di creare una combinazione di due o tre colori? E se volessimo "firmare" la nostra canna con un tocco personale?  Vediamo, allora, come fare.
COSA OCCORRE. E’ consigliabile, prima di cominciare la costruzione, preparare gli utensili e tutto il materiale necessario. Prendete l’abitudine di annotare misure, pesi, modifiche.
Gli utensili: seghetto a legno, martello, asse di legno, raspa, carta abrasiva, filo per legature, forbicine I materiali: colla tipo vinavil, chiodi, viti ad occhiello, tondino ferro filettato, dadi a farfalla, viti ad occhiello, rondelle, color preserver, vernice epossidica bicomponente (KK1), nastro adesivo, viti a legno, tagliacarte, filo per legature

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FOTO 1. Dobbiamo creare un Banco/Legature: un posto speciale dove eseguire le nostre decorazioni avendo tutto l’occorrente a portata di mano. Le indicazioni che seguono sono solo un esempio. Ognuno di voi potrà realizzare il Banco/Legature con misure e metodi propri in base alle vostre specifiche esigenze. Io ho utilizzato legno compensato e legno d’abete. I supporti laterali su cui verrà appoggiata la canna da decorare (10cm. x 20cm. x 1cm.) sono in compensato e sono fermati con colla e chiodi ad un secondo pezzo perpendicolare (5cm. x 10cm. x 1cm.). Sulla parte superiore ho realizzato un incavo a forma di semicerchio su chi appoggerò la canna utilizzando una lima a legno o raspa a mezzotondo.

FOTO 2. Ho preparato un piano in legno d’abete (25cm. x 62cm. x 1,5) utilizzando un seghetto a legno e ho fissato i due supporti ai suoi lati con viti a legno. A metà del piano e vicino ad un suo lato lungo ho praticato, col trapano e una punta (numero 7,5), due fori per sistemare due tondini filettati (diametro 8mm. lunghi 8cm., ad una distanza tra loro di 6cm.). Se desiderate mettere tre o quattro rocchetti dovrete praticare altrettanti fori. Ai lati dei due tondini e distanti 7cm. ho fissato due viti ad occhiello attraverso cui passeranno i fili.

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FOTO 3. Il diametro dei due tondini filettati (8mm.) è identico a quello del foro presente nei rocchetti di filo per legature della Gudebrod. Consiglio questo tipo di filo non certo per pura pubblicità ma perché è risultato, per quanto riguarda la mia esperienza, essere il migliore in assoluto per questo tipo di lavori. E’ ovvio che se cambiate il tipo di filo dovrete adeguare il diametro dei tondini filettati a quello del foro del rocchetto che voi adoperate.

FOTO 4 - 5. Il filo da usare (se Gudebrod) deve essere contraddistinto dalla sigla "A" "NYLON". Ovviamente il colore sarà una scelta personale: io ho scelto Light blue (lo chiamerò 037) e Royal blue (lo chiamerò 245) per esigenze fotografiche. Ho inserito sull’asse filettato, nell’ordine, prima una rondella, poi il rocchetto, quindi un’altra rondella, una molla (lunga 2cm.) e un dado a farfalla. Tutto questo per favorire una rotazione regolare del rocchetto e un rilascio continuo del filo

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FOTO 6. Ho fissato due viti ad occhiello dalla parte opposta ai due rocchetti. Da questi occhielli passeranno i fili per la legatura.

FOTO 7. Per limitare i movimenti non voluti della canna ho messo due chiodini ed un elastico. E’ incredibile come questo piccolo accorgimento mi ha permesso di ruotare la canna senza pericolo che tornasse indietro allentando il filo e rovinando, così, la legatura.

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FOTO 8. Adesso che il Banco/Legature è pronto, passiamo alla legatura vera e propria. Naturalmente la mia sarà una semplice dimostrazione, quindi mi limiterò ad una sola legatura. Per tutte le altre, le istruzioni non cambiano. Fisso l’anello con del nastro adesivo o con un elastico. Ricordo che i piedini dell’anello devono essere stati limati con cura per diminuire lo spessore ed evitare la presenza di uno "scalino" antiestetico.

FOTO 9. Ruoto la canna in senso orario. Creo un giro di filo 037 con l’estremità libera (la chiamerò capo/libero) che passa sotto il filo che arriva dalla bobina (lo chiamerò capo/bobina). La tensione del filo, regolata dal dado a farfalla e dalla molla, permette che non ci siano allentamenti.

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FOTO 10 - 11. Faccio due o tre giri per fissare meglio. Serro le spire aiutandomi con le unghie o con un tagliacarta. Taglio il capo/libero con un paio di forbicine ben affilate.

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FOTO 12 – 13. Eseguo una ventina di giri ben stretti. Passo il capo/libero del filo 245 sotto il capo/bobina 037. Tenendo paralleli i due fili li giro assieme per due volte. Faccio passare il capo/bobine 245 sotto il capo/bobina 037.

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FOTO 14. Con le forbicine taglio ambedue i capi 245. La giusta tensione del capo/bobina 037 garantisce che tutto rimanga in posizione. Ho ottenuto due spire 245.

FOTO 15. Giro il filo 037 per otto volte. Ripeto le operazioni delle foto 12 – 13 – 14 per quanto riguarda il filo 245 ma con un giro in più. Dopo il taglio delle forbicine ottengo tre spire 245. Continuo i giri del filo 037.

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FOTO 16 – 17. Continuo a girare con precisione finché non raggiungo il piedino dell’anello e ci vado sopra. Ripeto ancora le operazioni fatte precedentemente col filo 245 e questa volta procedo per 17 giri. Procedo, poi, con il solo filo 037 per una decina di giri.

 

 

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FOTO 18 Con il filo 245 ripeto i passaggi delle foto 12 – 13 – 14 ma questa volta non taglio il capo/bobina 245 (passandolo sopra, non sotto) bensì il capo/bobina 037 per continuare i giri stretti con il filo 245. Dopo una decina di spire posiziono un filo tracciato piegato ad asola (lo chiamerò filo/loop) e continuo i giri 245.

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FOTO 19 – 20 - 21. Almeno sette giri. Inserisco il capo/libero 245 dentro il filo/loop. Con una trazione continua, faccio scorrere il filo/loop sotto le spire 245 e anche il capo/libero 245 passa sotto in modo che la legatura venga chiusa. Con le forbicine taglio il capo/libero e con le unghie o con il tagliacarta pareggio e regolarizzo tutte le spire eliminando tutte le imperfezioni.

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FOTO 22. Completata la legatura devo dare la verniciatura protettiva. Affinché i filiusati non perdano la brillantezza dei loro colori devo usare un prodotto chiamato "Color preserver". Viene venduto insieme alla vernice finale. E’ sufficiente una sola mano e si deve aspettare la sua completa essiccazione. Ventiquattro ore sono necessarie. La vernice finale deve essere stesa con precisione e pazienza. Occorrono due mani e per ognuna è necessario girare la canna, ogni dieci minuti, di un quarto di giro, per impedire che si formino delle antiestetiche gocce di prodotto. La bellezza del risultato finale ci ripagherà abbondantemente della pazienza avuta.

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